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La leggenda di Amleto, oltre l’opera di Shakespeare

La famosa commedia Amleto, scritta da William Shakespare, è diventata una storia drammatica e diffusa che dura da secoli. Scritto tra il 1599 e il 1601, Amleto è stato messo in scena e adattato da musical, film e balletti migliaia di volte in quattro secoli. Ma al di là di questo capolavoro della letteratura universale, si nasconde una leggenda che pochi lettori conoscono. La storia di Amleto originariamente proveniva da un antico racconto popolare scandinavo tramandato oralmente da generazioni. La prima versione stampata della storia iniziò nel XII secolo su iniziativa dello scrittore danese Saxo Grammaticus che narrò del principe Amleto nel terzo e quarto volume del trattato di storia Gesta Danorum. Ecco un estratto dal volume storico di Grammaticus che attesta l’autenticità dell’origine della leggenda di Amleto in terra di Danimarca.

”Il re di Danimarca, Rorik Slöngvanbaugi, nomina i due fratelli Howerdil e Fengo come capi dello Jutland. Howerdil uccide il re di Norvegia e poi sposa la figlia di re Rørik, Gerutha, dalla quale ha un figlio di nome Amleto.

Il fratello di Howerdil, Fengo, si risente di lui e alla fine lo uccide per invidia, e in seguito sposa la moglie di suo fratello, Gerutha.

Amleth è perseguitata dallo zio e per sfuggire alle esplosioni di violenza di Fengo, lui simula la follia, si veste di stracci e dice sciocchezze. Il significato del nome ‘Amleto’ deriva dall’islandese Amleto, che significa ‘stupido’. Il comportamento folle di Hamleth è visto con sospetto dal suo patrigno, che fa un tentativo segreto di vendicarsi di lui. Il re manda una bella donna ad attirare Amleto per scoprire i suoi piani, ma lei gli diventa leale lungo la strada. Quindi una spia viene inviata ad ascoltare le conversazioni del principe con sua madre. Amleto scopre la spia e lo uccide gettando il suo corpo con rabbia cieca in una fogna dove viene divorato dai maiali. Re Fengo esilia ulteriormente Amleto in Inghilterra con due scorte, inviando una rivolta al re d’Inghilterra per giustiziarlo. Ma Amleto scambia la lettera con un’altra in cui chiede l’uccisione delle scorte e sposa la figlia del re d’Inghilterra. Amleto torna in Danimarca travestito e partecipa al suo stesso funerale, veglia su suo zio, dà fuoco alla sala del palazzo, scambia la sua spada con quella del nemico, entra nella sua camera da letto e lo uccide durante un duello con la spada.

La versione storica di Grammaticus ha molte somiglianze con l’opera di Shakespeare, di cui le più ovvie e significative sono:

– un bastardo che uccide suo fratello, sale al trono e poi sposa la moglie di suo fratello.

– un giovane eroe astuto, il figlio del re, si finge pazzo per proteggersi da suo zio.

– tre complotti usati dal re per svelare i segreti del giovane: una giovane donna, una spia piantata nella camera della regina (che viene scoperta e uccisa) e due scorta che portano il principe in Inghilterra (ucciso anche lui).

– un eroe che torna a casa durante un funerale e finalmente ottiene la sua vendetta attraverso uno scambio di spade.

– Equivalenti di personaggi: Amleto vecchio e giovane, Fortebraccio vecchio e giovane, Claudio e Gertrude, Polonio, Ofelia, Rosencrantz e Guildenstern.

Gli studiosi hanno discusso su come Shakespeare abbia scoperto la leggenda di Amleto. È improbabile che abbia visto per la prima volta la versione latina di Grammaticus (poiché non è stata tradotta in inglese per secoli dopo aver scritto l’opera teatrale), ma si pensa che abbia letto un adattamento francese di Histoires Tragiques tragico) di François de Belleforest, stampato per la prima volta all’inizio degli anni 1570. Belleforest abbellì sostanzialmente il testo di Grammaticus, quasi raddoppiandone la lunghezza, e introdusse la caratteristica malinconia dell’eroe. La storia stessa era abbastanza fedele a quella del suo predecessore latino. La differenza principale era il nome: in questa versione il vecchio re si chiama Horvendile, sua moglie è Geruth, suo fratello è Fengon e suo figlio, Amleto.

Tuttavia, è ancora dubbio che Shakespeare abbia mai letto il testo di Belleforest, che non era stato ancora tradotto in inglese quando Shakespeare scrisse l’opera.

Inoltre, la versione scritta da William Shakespeare rimane una delle opere più citate nella letteratura mondiale, essendo tradotta in 75 lingue.

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