Pamela una ragazza africana venuta in Italia vive in una comunità a Torino.
Lei è sola e non si è ambientata in questa città. Spesso si rinchiude nella propria stanza e inizia a sognare il suo Paese che nella sua mente vede bello, tranquillo e senza guerre né povertà, ma i sogni presto svaniscono e rimane la realtà di una vita difficile e senza futuro.
Per fortuna ha a disposizione un PC nella sua stanza, spesso gli fa compagnia, durante i suoi momenti liberi dal lavoro di assistenza ai disabili.
Con il suo PC comunica con i familiari in Africa e per fare qualche amicizia si è iscritta ad un sito di incontri.
In una giornata libera da impegni, lei, apre il suo PC e inizia a chattare con delle persone africane e dialoga con loro scrivendo un po’ della sua vita; ma alcuni dopo un po’ chiudono la chat e lei è sempre più triste e amareggiata.
Un ragazzo di nome Alì risponde, è simpatico, la incuriosisce e così iniziano a dialogare.
Lei gli scrive del suo papà, morto in Africa, e della sua numerosa famiglia e dei nove fratelli che non potevano più vivere di stenti, visto ché, la mamma era malata gravemente e due fratelli disabili costretti a stare a letto tutti i giorni con poco cibo e senza cure.
Alì è turbato da questo racconto e avendo avuto anch’egli problemi di povertà e fame nel passato, le vuole dare conforto e le dice che è venuto in Italia e ha lavorato tanto, con mille sacrifici ha studiato ed ora è un ingegnere; guadagna bene e la potrebbe aiutare.
Pamela piange e le sue lacrime bagnano il PC, non crede a ciò che legge, ma è tutto vero, perché lei quel giorno ha incontrato un angelo che l’ha incoraggiata; dal quel giorno a volte le manda dei regali.
Lei ora è contenta e capisce che non esistono solo persone insensibili ed egoiste, ma anche uomini buoni e generosi che comprendono gli altri e gli donano momenti di felicità.
Questo incontro le fa pensare al suo Paese, dove un giorno ritornerà per salvare la sua famiglia dalla povertà.