Il dominio di Jannik Sinner nel circuito ATP prosegue incessantemente. Il classe 2001 ha trionfato nel Master 1000 di Miami ed il counter delle sconfitte nel 2024 resta fermo a uno. A pagarne le spese Grigor Dimitrov che, a 32 anni, sta vivendo una seconda gioventù. Il nazionale bulgaro può comunque essere fiero delle sue prestazioni sul cemento statunitense, valse il ritorno nella top 10 del ranking mondiale dopo circa sei anni.
L’ultimo atto dell’ATP di Miami è stato controllato in quasi tutte le fasi da Sinner, che ha potuto conquistare il titolo in poco più di un’ora di gioco. A partire dal quinto game del primo set, nel quale l’altoatesino ha conquistato il primo break, l’inerzia della gara si è indirizzata completamente in suo favore. Nel finale del primo parziale Dimitrov ha cercato di restare aggrappato all’incontro, ma nel secondo set è crollato dal punto di vista mentale.
Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino
Sinner infermabile, Dimitrov redivivo: il resoconto
Entrambi i finalisti hanno disputato un ottimo torneo e possono salutare Miami con grande orgoglio. Da un lato Sinner, che ha ceduto soltanto un set a Griekspoor nel secondo turno. Dopodiché sono seguite soltanto vittorie agevoli, almeno guardando il tabellino degli incontri. I successi sembrano semplici perché Jannik li fa apparire tali, ma il 6-1; 6-2 in semifinale contro Medvedev è l’emblema della sua grande crescita nell’ultimo anno.
Dall’altro lato Dimitrov, che soltanto l’anno scorso è stato autore di un grande balzo nel ranking. Dopo la finale di Miami, il bulgaro può finalmente festeggiare il ritorno in top 10 e sognare in grande. Nonostante l’età sportivamente elevata, il classe ’91 ha tutti i requisiti per tornare ad essere uno dei protagonisti del circuito. Bisogna anche evidenziare come il suo percorso sia stato giustamente più ostico rispetto a Sinner, considerando i successi su Hurkacz, Alcaraz e Zverev.
Per quanto concerne la finale, Sinner ha mantenuto le aspettative. Il nativo di San Candido si è imposto con un netto 6-3; 6-1, con gli spettatori che non hanno mai avuto il dubbio su chi avrebbe prevalso. La superiorità – sia tecnica che psicologica – dell’azzurro era evidente. Oltre a festeggiare il sorpasso su Alcaraz ed la seconda posizione nel ranking ATP, Sinner si è potuto rifare dopo le due finali perse a Miami nel 2021 e nel 2023. Adesso arriva il momento della stagione su terra battuta, che probabilmente sarà la più ardua per un tennista come Jannik. Appuntamento al 7 aprile con il Master 1000 di Montecarlo.