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Scuole, arriva la petizione per tenerle aperte anche d’estate: raccolte più di 30mila firme

Rebecca Manzi di REBECCA MANZI

Estendere la durata delle scuole anche nei mesi estivi per venire incontro alle difficoltà di tanti genitori: la petizione online sta avendo grandissimo successo

La durata delle vacanze estive nella scuola italiana è da sempre al centro di un dibattito acceso, con molte voci che sollevano preoccupazioni riguardo alla loro lunghezza e agli impatti negativi che possono avere sugli studenti, sulle famiglie e sulla società nel suo complesso.

Ora però c’è una novità: la petizione promossa dall’organizzazione no profit WeWorld e da Sarah Malnerich e Francesca Fiore, autrici e attiviste del blog Mammedimerda che ha raccolto oltre 30.000 firme da quando è stata lanciata il 7 settembre 2023.

Qual è l’obiettivo dell’iniziativa? Spingere per adottare un cambiamento del calendario scolastico, proponendo di estendere il tempo pieno anche nei mesi estivi e di ridurre la durata delle vacanze che è la più lunga in Europa insieme a Lettonia e Malta con le sue 14 settimane.

Uno stop che viene considerato problematico per diversi motivi. Innanzitutto la sua durata comporta una significativa perdita di competenze cognitive e relazionali per gli studenti, oltre a creare disuguaglianze sociali, soprattutto per le famiglie meno abbienti.

Inoltre la necessità di trovare soluzioni alternative per la cura dei figli durante questo lungo periodo può essere gravosa per i genitori, soprattutto per coloro i quali lavorano e non hanno nonni disponibili o risorse finanziarie per costosi centri estivi. Tutti problemi che ricadono giocoforza in particolare sulle mamme che si trovano a dover conciliare lavoro e famiglia.

Quali sono le richieste della petizione

Secondo gli ideatori, la proposta di estendere il tempo pieno anche nei mesi estivi e di offrire attività extrascolastiche gratuite rappresenta un tentativo di risolvere questi problemi, fornendo agli studenti un ambiente educativo continuativo e alle famiglie una maggiore flessibilità nell’organizzazione della vita quotidiana.

Tuttavia d’altro canto ci sono da mettere in conto anche le critiche riguardo alla fattibilità pratica di questa proposta, considerando ad esempio le difficoltà legate alle condizioni climatiche estive e alla necessità di adeguare le strutture scolastiche.

In ogni caso, la petizione ha due principali richieste. In primis vorrebbe le scuole aperte anche a giugno e luglio con attività extra scolastiche e conseguente rimodulazione delle pause durante l’anno. inoltre si chiede l’introduzione obbligatoria e generalizzata del tempo pieno dai 3 ai 14 anni in tutte le scuole per offrire agli studenti e alle studentesse la possibilità di scegliere ovunque tra tempo pieno e parziale.

Quest’ultima questione in particolare evidenzia il fatto che meno di 4 studenti delle elementari su 10 frequentano il tempo pieno. Una percentuale che si riduce al Sud, dove solo il 18% degli alunni sotto gli 11 anni rimane a scuola oltre l’orario di pranzo. Ora resta da capire se le istituzioni saranno disposte ad ascoltare queste richieste e ad intraprendere azioni concrete per migliorare il sistema scolastico italiano.

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