UNIT3 PER LA PALESTINA è la piattaforma che unisce tutte le realtà culturali e sociopolitiche di Salerno e provincia per chiedere l’immediato e permanente cessate il fuoco a Gaza e il rispetto del diritto internazionale e umanitario in tutta la Palestina.
Per questo viene indetto un corteo provinciale il 25 maggio p.v. alle ore 16,30 con partenza da piazza Vittorio Veneto (davanti alla stazione ferroviaria) e arrivo previsto, attraverso la lungomare, alla Prefettura in piazza Amendola dove verrà consegnato a Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno un appello firmato da almeno 52 associazioni culturali, collettivi, circoli, gruppi sportivi e religiosi, reti di studenti e di lavoratori.
UNIT3 PER LA PALESTINA CHIEDE DI FERMARE LE ARMI, di fermare il genocidio in Palestina.
Il mondo assiste in diretta tv e social a un massacro senza precedenti e non interviene, anzi, nonostante la Risoluzione 2728 del 25 marzo 2024 con cui il Consiglio di sicurezza dell’ONU aveva deliberato di cessare il fuoco a Gaza, i governi occidentali, compreso quello italiano, continuano a fornire sostegno militare a Israele rendendosi complici di gravi violazioni del diritto umanitario. Nella fattispecie l’Italia, dopo Stati Uniti e Germania, è la terza potenza che vende armi a Tel Aviv. Secondo dati ISTAT, nel 2023 ha inviato il corrispettivo di 13,7 milioni di euro in aiuti militari, con un incremento nell’ultimo trimestre, quando la guerra contro Hamas era in corso. Tutto questo è inaccettabile.
Proprio in queste ore il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia, Karim Khan, ha dichiarato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant sono accusati di crimini di guerra e contro l’umanità per “aver causato lo sterminio, aver causato la fame come metodo di guerra, compresa la negazione di forniture di aiuti umanitari e aver deliberatamente preso di mira i civili durante il conflitto”. Subito dopo la richiesta dei mandati d’arresto per i due leader di Israele, in Palestina si è scatenato l’inferno, l’esercito israeliano ha intensificato bombe e cecchini che stanno facendo strage nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Ma se i governi rimangono vergognosamente silenti, le piazze e gli studenti a livello globale si sono mobilitati per fermare il genocidio a Gaza, per chiedere la decolonizzazione della Palestina in corso dal 1948. Per questo UNIT3 PER LA PALESTINA scende in piazza, per le vie della città in un corteo provinciale composto da tutte le anime che da mesi stanno sostenendo il cessate il fuoco in Palestina e la legittima autodeterminazione del suo popolo, come prevede il diritto internazionale. È stato anche consegnato alle Istituzioni un appello con alcune richieste, in particolare prendere posizione contro le armi.
UNIT3 PER LA PALESTINA chiede a tutt3 di partecipare, di unirsi a noi. Per la Palestina e per la tutela di diritti umani e civili di tutt3. Se è possibile violare in maniera così esplicita e arrogante il diritto internazionale, vuol dire che non esiste più, perché o vale per tutti o non vale per nessuno. La legge comune, cioè quelle regole che il mondo si è dato dopo la seconda guerra mondiale proprio per evitare altri olocausti, altre barbarie, viene ridotta a uno strumento di supremazia bianca e patriarcale su popoli e gruppi considerati subordinati. Oggi sono i palestinesi, domani saranno le donne, i neri, i migranti o i transgender. Non in nostro nome! Vi aspettiamo.