L’indice dei prezzi al consumo e’ fermo al 3,4%, il che sembra incoraggiante.
I maggiori contributi all’inflazione sono venuti dal mercato edilizio, gli alimentari, le bevande analcoliche, alcol, tabacchi, e servizi finanziari.
Gli affitti, pero’ aumentano sempre di piu’.
Infatti, l’aumento e’ arrivato al 7,6% ed e’ molto difficile trovare alloggi liberi in questo momento. Bisognerebbe mettere l’edilizia in condizione ideale per costruire nuove case anche perche’ c’e’ un aumento della popolazione.
Ma, manca il materiale e la manodopera!
A maggio si riunira’ il Consiglio direttivo della Reserve Bank of Australia e vedremo che direzione prendera’.
Certo, per scendere al 3% oppure al 2% ci vorra’ ancora del tempo.
La riduzione dei tassi d’interesse dovrebbe veramente calare per facilitare il pagamento a tutte le persone che per comprare una proprieta’ sono stati costretti a farsi prestare soldi dalle banche. Quando i cittadini hanno pochi soldi per fare la spesa non sono tranquilli e danno la colpa al governo, ai deputati, ai senatori, ai ministri.
Tale malcontento, alla fine, quando si decide di votare, mette sempre a rischio il governo reggente.
Gia’ inizia a soffiare il venticello a favore dell‘opposizione, anche se questa opposizione ha le idee poco chiare. Ma, secondo le informazioni che abbiamo, possiamo dire che le elezioni si faranno il prossimo anno, 2025.
Tutto puo’ succedere ancora. La politica e’ un male necessario.
