domenica, Maggio 5, 2024
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Bimba di tre mesi morta in culla

Bimba di tre mesi morta in culla, la Procura: “Era denutrita e aveva fratture”. Genitori a processo

di Ludovica Sofia Altieri 

Saranno processati con la pesante accusa di aver provocato la morte della loro figlioletta, una bimba di appena tre mesi, in conseguenza dei maltrattamenti ai quali l’hanno sottoposta.     I due genitori, entrambi 30enni, abitano a Garlasco, in Lomellina. La vicenda risale al 2021: in un primo tempo si era pensato ad un caso di morte in culla. Era stata proprio la madre, infatti, a chiamare l’ambulanza la mattina del 28 novembre, raccontando di avere trovato sua figlia in culla cianotica e con difficoltà respiratorie. La bimba venne rianimata e trasportata d’urgenza al San Matteo di Pavia, dove morì poco dopo il ricovero. Oggi, con tanto di esito dell’autopsia, si scopre che i fatti sono andati diversamente

La scoperta di fratture sul corpicino della neonata

A distanza di oltre due anni, l’esito dall’autopsia punta il dito contro i genitori. Dall’esame autoptico sono emerse diverse fratture e tracce di deperimento con un peso inferiore a quello che avrebbe dovuto avere la bimba. La Procura ha chiesto il processo per entrambi i genitori e la difesa ha chiesto di poter accedere al rito abbreviato. Una nonna e gli zii della bambina si sono costituiti parte civile. La perizia super partes, disposta dalla giudice Maria Cristina Lapi, ha definito “non accidentali” le fratture delle bambina.

L’esame autoptico è stato eseguito dalla medica legale Yao Chen e parla di risultati paventosi: lesioni profonde non evidenti in superficie come diverse fratture costali e in altre parti del corpo. Seguono altri accertamenti che fanno emergere un accesso al pronto soccorso di appena un mese prima. La bambina aveva una gamba rotta ed era gravemente sottopeso: aveva 3 mesi e pesava 400 grammi.

I genitori accusati di omicidio e maltrattamenti

La pm Giuliana Rizza ha chiesto il processo per entrambi i genitori, che hanno un’altra figlia di 3 anni e mezzo, e la giudice Maria Cristina Lapi ha disposto una perizia super partes. Questa ha stabilito come la bambina aveva perso drasticamente peso a causa di un problema di parassiti, ma che le fratture riscontrante “non sono di tipo accidentale”. I genitori dovranno rispondere all’accusa di maltrattamenti, oltre a quella di aver provocato la morte della figlia.

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