sabato, Luglio 27, 2024
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Il futuro dell’Europa? È in sella alla bici! Approvata la storica Dichiarazione Ue sulla mobilità ciclistica

di ROSITA CIPOLLA

L’Europa è pronta a pedalare verso un futuro più verde e con meno smog! Cosa prevede l’ambiziosa Dichiarazione Ue sulla mobilità ciclistica adottata oggi che punta a rivoluzionare la mobilità nei Paesi del Vecchio Continente

Quella di oggi è una giornata storica per la bicicletta: nelle scorse ore il Consiglio, la Commissione e Parlamento Ue hanno firmato la Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica, un’iniziativa senza precedenti (che segna un punto di svolta per la riduzione delle emissioni inquinanti nel Vecchio Continente e a favore di uno stile di vita più sano).

“La mobilità ciclistica è una delle più sostenibili, salutari ed efficienti, con un notevole potenziale per quanto riguarda il contributo alla decarbonizzazione dei trasporti urbani e all’obiettivo a livello di UE della riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto al 1990, nonché del conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, in linea con la normativa europea sul clima (1). Ciò aiuterà inoltre a progredire verso l’obiettivo «inquinamento zero», con numerosi benefici collaterali in altri settori” si legge nel testo sottoscritto dalle istituzioni Ue il 3 aprile.

In questo modo la bici viene ufficialmente riconosciuta come un “mezzo di trasporto sostenibile, accessibile e a prezzi abbordabili, dotato di forte valore aggiunto per l’economia dell’UE”.

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Gli impegni assunti dall’Ue

La dichiarazione appena firmata rappresenta una pietra miliare per il progresso del ciclismo in Europa, come sottolineato anche dalla Federazione europea dei ciclisti (Ecf). Ma a livello concreto cosa cambierà per i cittadini europei? Il documento, suddiviso in 8 principi fondamentali e 36 impegni, prevede una serie di azioni volte a promuovere l’uso della bici a livello nazionale, regionale e locale.

Più nello specifico l’Ue si impegna a:

  • sviluppare e rafforzare le politiche sulla mobilità ciclistica
  • incoraggiare a una mobilità inclusiva (prestando particolare attenzione a donne, bambini, anziani e disabili), salutare e a prezzi accessibili
  • migliorare la qualità, la quantità, la continuità e l’attrattiva delle infrastrutture ciclabili (piste, ma anche più posti bici sicuri e punti di ricarica per le e-bike)
  • aumentare gli investimenti a favore della mobilità ciclistica
  • lavorare per rendere le strade più sicure (per garantire la coesistenza di diversi mezzi di trasporto, con particolare attenzione alla tutela dei ciclisti e ai soggetti più vulnerabili) e rafforzare la formazione in tema di mobilità ciclistica
  • sostenere l’industria europea della mobilità ciclistica e i servizi connessi alla mobilità ciclistica, come il bike sharing
  • promuovere il cicloturismo, creando maggiori sinergie tra la mobilità ciclistica e altre modalità di trasporto
  • migliorare la raccolta di dati sulla mobilità ciclistica per monitorare i progressi relativi alla lunghezza della rete, la qualità e l’accessibilità delle infrastrutture ciclabili

Ci auguriamo che tutto questo non resti solo teoria e si traduca al più presto in interventi concreti…

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