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MARLON BRANDO

MARLON BRANDO IN 7 FILM DA SCOPRIRE PER IL CENTENARIO

Non solo Il padrino, Apocalypse Now, Ultimo tango a Parigi, Fronte del porto… Il più grande attore della storia del cinema, nato 100 anni esatti fa (3 aprile 1924, a Omaha, in Nebraska), ha girato 40 film e tra questi alcuni sono dimenticati, sconosciuti, odiati da lui stesso. Ecco quali sono e dove vederli

Di Antonella Catena 

Il 3 aprile 1924, nasceva a Omaha (Nebraska), Marlon Brando (1924-2004), il più grande attore della storia del Cinema. Corpo e volto e anima di Hollywood (anche dopo la sua fuga), fil rouge tra quella classica e quella New degli Anni 70. Tra il 1950 e il 2001 ha girato 40 film come attore (protagonista il 99% delle volte) e uno come regista, ha vinto 2 Oscar (per Fronte del porto e Il padrino) su 8 nomination: con alcuni ha fatto la storia, con altri meno. Questo nella foto è il suo debutto:

UOMINI-IL MIO CORPO TI APPARTIENE di Fred Zinnemann (1950), in cui è Ken, reduce della Seconda guerra mondiale (che lui non aveva fatto), costretto su una sedia a rotelle. Star a Broadway, MB per prepararsi passò un mese in un ospedale (secondo il Metodo imparato all’Actor’s Studio), lo stesso dove il film fu girato. È già Marlon Brando: “ribelle e scandaloso e coraggioso”. Ken e la fidanzata vorrebbero, ma non possono, fare l’amore. Nell’America “bigotta”, il film parla apertamente di sesso e per l’attore al suo debutto sullo schermo è subito successo. Il primo “selvaggio” della sua carriera. Il film è disponibile in DVD

DESIREE di Henry Koster (1954). A proposito di film che lui stesso odiava… Interpreta Napoleone, in questo “romanzone” hollywoodiano in Technicolor e CinemaScope, dove il titolo glielo ruba Jean Simmons, nel ruolo della giovane di cui si innamorano il futuro condottiero e Bernadotte (futuro generale napoleonico e re di Svezia). Un triangolo storico-romanzato, tipico della grandeur hollywoodiana Anni 50, in cui MB sfodera il suo broncio e “gioca” con l’iconografia (pancia, mano, ciuffo) anticipando Joaquin Phoenix. Fu un grandissimo successo al botteghino mondiale, che portò Brando al top della A list hollywoodiana e della popolarità. Disponibile in blu-ray.

I DUE VOLTI DELLA VENDETTA di Marlon Brando (1961). All’apice della popolarità e del potere contrattuale, il divo aveva acquistato i diritti cinematografici del best seller The Authentic Death of Hendry Jones di Charles Neider. Bocciati Stanley Kubrick e Sam Peckinpah, il produttore Brando affidò a se stesso la regia. I due volti della vendetta uscì come prodotto, diretto e interpretato da Marlon Brando, per la prima volta in un film western. È la storia del fuorilegge Rio (MB) che, dopo 5 anni di prigione in seguito al tradimento dell’amico Dad, attraversa il West per trovarlo e vendicarsi. E scopre che l’ex compagno di rapine è diventato sceriffo… Secondo molti, è il primo western della modernità hollywoodiana. Nonostante Brando, fu un insuccesso “compensato” dal trionfo di Gli ammutinati del Bounty (1962). Il film non è purtroppo disponibile.

LA CACCIA di Arthur Penn (1966). Uno dei migliori film Anni 60, tra i primi ad affrontare apertamente temi come alcolismo, sesso, razzismo tra bianchi. In cui MB è in realtà “l’anziano” (con lui ci sono Robert Redford, Jane Fonda, Robert Duvall). In Texas, lo sceriffo locale (MB), deve gestire la caccia all’uomo, bianco e povero, scappato dal carcere (Redford). Tra cittadini vigilantes, caste, sesso e corruzione, si “respira” l’America che sta per esplodere. MB lo considerava uno dei suoi migliori film, capace di anticipare i tempi (il regista girerà l’anno dopo Gangster Story, primo film della New Hollywood) anche se, o forse per questo, il film non fu un successo. In streaming su Prime Video.  

QUEIMADA di Gillo Pontecorvo (1969). Il divo hollywoodiano e il regista comunista italiano, la “strana coppia” di uno dei più diretti atti di accusa al colonialismo. Un film in costume ottocentesco, che in realtà racconta le guerre anti-colonialiste in atto nel Terzo mondo, nella seconda metà del Novecento. Una pre-distopia in cui, nell’immaginaria isola di Queimada, gli storici dominatori portoghesi e i nuovi colonialisti inglesi sfruttano a loro vantaggio la povera popolazione locale. MB è la spia che si finge diplomatico per accendere la rivolta degli schiavi che lavorano nelle piantagioni di zucchero. Ne appoggia il leader, che prende il potere. Dieci anni dopo, la rivolta è contro il nuovo governo: l’isola brucia (queimada, in portoghese), contro gli inglesi… Uno dei migliori MB di sempre (circondato da attori non professionisti), a detto dello stesso divo che con il regista italiano prima litigò furiosamente, poi ne divenne amico e compagno di battaglie politico-sociali. 

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