sabato, Maggio 11, 2024
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I segreti della Narni sotterranea, uno dei luoghi più affascinanti dell’Umbria

L’Umbria è famosa per le sue città d’arte e per la ricchezza del suo patrimonio storico e culturale.
Nel cuore di questa bellissima regione, in provincia di Terni, si trova Narni, un incantevole borgo umbro famoso per essere il centro geografico dell’Italia, per l’imponente Fortezza di Albornotz che lo sovrasta, e per aver ispirato CS Lewis nella creazione di le sue Cronache di Narnia.

Le origini di Narni risalgono a tempi antichissimi: l’area su cui sorge il borgo è abitata fin dal Neolitico. Conquistata dai Romani intorno al 300 aC, prese il nome di Narnia , per poi diventare Narni.                                                                                                                                                         

Situata su un altopiano che domina le gole del fiume Nera, Narni è uno dei borghi più belli dell’Italia centrale e, pur essendo di piccole dimensioni, offre molte cose interessanti da vedere.
Potrai passeggiare tra i vicoli e le scale del borgo medievale , ammirare la bellissima Piazza dei Priori e la cattedrale romanica di San Giovenale, e infine gustare un buon pasto in uno dei tanti ristoranti del centro storico. Ma questa città  è anche lo scrigno che racchiude uno dei misteri più affascinanti degli ultimi 40 anni, e la storia che sto per raccontarvi ha quasi dell’incredibile…

immagine 2024 04 27 153955Siamo nel 1979, quando sei ragazzi, speleologi per divertimento e passione, scendono con una corda nella proprietà di un contadino ed entrando attraverso uno stretto passaggio, scoprono nel sottosuolo una chiesa del XII secolo , decorata con notevoli affreschi che sono tra i più antica di Narni.                                                                                                                                          

La prima cosa che vidi scendendo sottoterra furono gli occhi di un angelo che mi guardavano …”         

Queste le parole di Roberto Nini, uno dei coraggiosi scopritori del sito. Ma questa scoperta fu solo l’inizio di un viaggio attraverso segreti inimmaginabili custoditi sotto terra. Infatti, continuando l’esplorazione, i ragazzi scoprirono una grande stanza con annessa cella, sulle cui pareti sono incisi simboli indecifrabili e frasi misteriose.

Cosa stava succedendo in quella stanza e chi era stato tenuto prigioniero in quella cella?

Grazie ad una serie di colpi di scena e incredibili coincidenze, nel corso degli anni Roberto Nini è riuscito a rimettere insieme i pezzi di un puzzle molto intricato e a portare alla luce alcuni fatti storici di cui pochissimi conoscevano l’esistenza.

In quella stanza sotterranea, infatti, si svolgevano gli interrogatori della Santa Inquisizione.
Nella cella attigua venivano tenuti prigionieri gli inquisiti, che documentavano le loro sofferenze con segni e frasi incise sui muri.

Testimonianze rinvenute negli Archivi Vaticani, al Trinity College di Dublino e altrove, hanno permesso di ricostruire le terribili storie di quanto accaduto in quelle segrete e le vicissitudini di alcuni prigionieri, tra cui un massone, Giuseppe Andrea Lombardini , autore del libro segni (ancora in parte non decifrati) incisi sulle pareti.

Oggi questi ambienti sotterranei sono aperti al pubblico e possono essere visitati con un’escursione guidata che è anche un suggestivo viaggio nel tempo, all’interno di uno scenario dai mille misteri.

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