domenica, Maggio 12, 2024
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Il sacro, il profano e il modo attuale di confrontarsi

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Salvo impedimenti dell’ultima ora, allo stato al tavolo di lavoro è prevista la presenza di Francesco. Avverrà a giugno, al G7, che si riunirà dal 15 al 17 giugno, in Puglia, nel brindisino.
Il Papa interverrà nella sessione che avrà per oggetto il corretto uso dell’AI, l’Intelligenza Artificiale. Sarà in quella occasione che dovrebbe venir  sancita la netta distinzione che, in quella vicenda, dovranno mantenere la componente sacra e quella profana.
Essa potrà essere assimilata a un ipotetesi di possibilitá di terzo tipo, quella mai verificatasi fin’ora, che vedrebbe andare a braccetto.
Il diavolo e l’acqua santa. Per meglio inquadrare la vicenda, sarà bene andare indietro di un paio di giorni, per essere precisi a quando la Premier Meloni, presidente pro tempore del G7, ha annunciato che Il Papa parteciperà alla prossima riunione di quello stesso organismo.
La meraviglia che potrebbe farsi strada in chi viene a conoscenza di quanto appena accennato, è fugata dalla semplice constatazione che la Presidente di turno del G7  ha la facoltà –  espressa nello statuto – di invitare a sua discrezione personalità esterne al gruppo ufficiale. La ratio di tutto ciò è che, di conseguenza, quegli aggiunti possono apportare contributi di rilievo alla attività di volta in volta in discussione. In effetti potrebbe sussistere un non sense alla base della partecipazione di Francesco alla discussione di cui  innanzi. Ciò avverra nel confrontarsi con un argomento che più terreno non potrebbe essere: un tipo di intelligenza che conduce la mente umana a servirsi sempre più di essa per l’esporazione dello sterminato terreno della ragione. Sarà molto impegnativo per il N° 1 del Vaticano far si che si incontrino il freddo raziocinio e la fede operante in un contesto irrazionale e al tempo stesso privo di ogni condizionamento terreno. Il riferimento appena evidenziato della qualificazione del Papa gira intorno alla sua veste politica e non è casuale. Sarà pure di dimensioni minuscole, ma il Vaticano ha le stesse caratteristiche delle altre realtà geopolitiche.
Si aggiunga che può fregiarsi della qualifica di Capitale della Cristianità a livello mondiale e dovrebbe essere così fugata ogni perplessità.
Quindi, da quell’incontro, dovrebbe venir fuori una sorta di decalogo che traccerà le linee di confine sull’uso corretto e quello inopportuno, anche perchè pericoloso, della AI.
Non avrà alcun valore coercitivo per il normale utilizzo di quel parto della mente umana che definire epocale non rende completamente la sua portata. Tutto ciò mentre lungo tutta la sua evoluzione la Ragione ha portato l’uomo a operare con materiali del tutto concreti. Gli stessi che peraltro hanno permesso a chi è venuto successivamente di definire le stesse epoche come Età del ferro, Età dell’oro e altri periodi, in qualche modo legati alle scoperte del tempo.
Questa volta, nel confronto con l’Intelligenza Artificiale, tutto porta a credere che l’evoluzione sará diversa. Una constatazione è venuta fuori dalla riunione settimanale dei Coltivatori Diretti. Essi sono preoccupati per le stranezze meteorologiche che continuano a aumentare, sia di numero che di tipologia. È stato un passaggio rapido, quello sulla AI, che ha invogliato quel gruppo a discorrere di altro.
Dal gruppetto degli anziani è venuta fuori una considerazione quasi lapalissiana: “chi si espone al sole, si scotta, a meno che non si protegga”. Così succederà molto probabilmente per quell’Intelligenza che opera all’ esterno della mente. Un giovane appena iscritto a quell’ organizzazione di categoria ha aggiunto che, alla fine, sarà sempre l’uomo a far si che i congegni gestiti con quella modalità off shore della mente umana funzionino.
Nessuno dei presenti all’incontro ha ritenuto opportuno replicare…
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