sabato, Maggio 18, 2024
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“L’APOSTATA TRA REALTA’ E LEGGENDA. IL MEDIOEVO CRISTIANO CONTRO GIULIANO IL PAGANO”

Intervista allo scrittore Stefano Conti

per il suo libro

“L’Apostata tra realtà e leggenda. 

Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano”

 

All’amico scrittore Stefano Conti diamo del tu col suo consenso. Vorremmo chiederti perché hai scritto questo libro?

“La scelta di scrivere questo saggio è stata dettata dalla mia profonda passione per la storia e per le figure che hanno segnato in modo indelebile le epoche passate. Flavio Claudio Giuliano è una di queste figure affascinanti che, con la sua conversione dal cristianesimo al paganesimo (da cui il soprannome di Apostata), ha scosso le fondamenta del suo tempo e ha generato un dibattito che ancora oggi suscita interesse e curiosità. Attraverso questo libro, ho voluto esplorare non solo la vita dell’imperatore romano, ma ho voluto sfatare alcune leggende e miti che si sono accumulati intorno a Giuliano nel corso dei secoli, cercando di riportare alla luce la sua vera essenza e il suo impatto sulla storia. In definitiva è un modo per gettare nuova luce su una figura storica complessa e controversa. Risveglia la curiosità e il desiderio di scoprire la verità che si nasconde dietro alla fama negativa dell’Apostata. In definitiva, un saggio che si legge come un romanzo”.

09. giovanni battista, ossa (geertgen tot sint 1485 internet)

Di cosa parla?

“Attraverso una ricca analisi storica, il libro si propone di chiarire la complessa intersezione tra realtà e leggenda che circonda il mito dell’imperatore filosofo. Esamina il contesto politico, sociale e religioso dell’epoca, delineando le tensioni e i conflitti tra il mondo cristiano emergente e le tradizioni pagane ormai in declino. Inoltre, il libro analizza come l’immagine di Giuliano sia stata reinterpretata e rappresentata, anche iconograficamente, nel corso dei secoli, in particolare nel Medioevo, evidenziando le diverse prospettive e interpretazioni che si sono susseguite nel tempo. Un tuffo nell’antichità per esplorare la vita di un idealista che sfidò le convenzioni del suo tempo, ma ne pagò il prezzo con un odio implacabile e duraturo. In sintesi, “L’Apostata tra realtà e leggenda. Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano” offre una visione approfondita e critica di una figura storica complessa, fornendo al lettore una nuova comprensione del suo impatto sulla storia e sulla cultura del Medioevo cristiano”.

07. martino, rinuncia alle armi (internet)

Nei tuoi racconti oltre alla parte storica c’è anche una parte fantastica?

In questo saggio storico mi attengo rigorosamente ai fatti e a una ricerca storica accurata, evitando qualsiasi elemento fantastico. Con uno stile coinvolgente e un’analisi puntuale delle fonti, cerco di svelare il contrasto tra finzione e realtà. Ripercorrendo le menzogne tramandate dai secoli, si riporta in luce la vera essenza dell’imperatore filosofo, spogliando la sua figura dai veli della falsità storica. Definirei questo libro un’accattivante ricerca del “vero” Giuliano attraverso le pagine degli autori che hanno distorto la realtà, raccontando, sempre e solo, il “falso” Giuliano. Tuttavia, in altri tipi di libri, come i miei romanzi gialli, mi piace esplorare la creatività e la fantasia, introducendo elementi di mistero e suspense che possono includere anche sfumature di fantastico. È un modo per soddisfare la mia voglia di sperimentare e divertirmi con la scrittura, offrendo ai lettori una varietà di esperienze letterarie”.

Il filosofo Giuliano è presentato dagli autori medievali come un crudele tiranno, che di sicuro incuriosisce i lettori. Cosa c’è di vero e quanto di inventato?

“Giuliano l’Apostata è stato descritto in molte fonti medievali come un tiranno crudele, ma è importante considerare che queste rappresentazioni spesso riflettono il punto di vista dei loro autori, che erano in gran parte cristiani. In molti casi, queste descrizioni sono influenzate dalla propaganda religiosa dell’epoca, che mirava a demonizzare coloro che si opponevano al cristianesimo. Di certo gli aspetti più crudeli e controversi attribuiti a Giuliano sono il frutto dell’esagerazione o della distorsione dei fatti da parte dei suoi detrattori. Tuttavia, quando esaminiamo le fonti primarie e le testimonianze storiche più obiettive, emerge un quadro più sfaccettato: non posso negare che durante il suo regno siano state intraprese azioni contro il cristianesimo, ma queste devono essere contestualizzate nel contesto politico e religioso del tempo. Ho corredato il libro di tutti i passi degli autori medievali su Giuliano nella loro versione in lingua originale (oltre che in traduzione): è infatti importante adottare un approccio critico e analitico nell’esaminare le fonti disponibili per comprendere appieno questo enigmatico sovrano del IV secolo”.

Hai mai tratto ispirazione da esperienze personali per i tuoi libri?

“Nei miei saggi storici mi baso esclusivamente su fonti documentarie e un’approfondita analisi storica. Al contrario, quando si tratta dei miei gialli, è inevitabile che alcune esperienze personali possano influenzare la mia scrittura. Sebbene i miei romanzi siano principalmente opere di finzione, spesso trovo che le mie esperienze possano aggiungere profondità e autenticità ai personaggi e alle situazioni che creo. Posso attingere a emozioni, osservazioni della vita quotidiana e persino persone che ho incontrato nel corso della mia vita per sviluppare storie più ricche e coinvolgenti. Tuttavia, è importante sottolineare che anche quando mi ispiro a esperienze personali, queste sono solo uno degli elementi che contribuiscono alla creazione dei miei romanzi gialli. La mia principale preoccupazione rimane sempre quella di creare una trama avvincente e personaggi convincenti che catturino l’immaginazione dei lettori”.

Come credi che il tuo stile si distingua dagli altri scrittori?

“Mi sforzo sempre di comunicare in modo chiaro e diretto, evitando fronzoli e artifici letterari che possano distogliere l’attenzione dal nucleo della storia. Allo stesso tempo, cerco di creare una narrazione che sia ricca di sfumature e complessità, offrendo ai lettori una profonda immersione nei temi e nei personaggi che esploro. Inoltre cerco sempre di creare personaggi realistici e situazioni coinvolgenti, che possano toccare il cuore del lettore e lasciare un’impressione duratura”.

Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera?

Ogni volta che raggiungo un nuovo obiettivo o supero una sfida nella mia carriera, sento una profonda soddisfazione per il lavoro svolto e per il cammino percorso. Quindi è difficile scegliere un solo momento particolarmente gratificante, poiché ogni traguardo raggiunto porta con sé una soddisfazione unica. Potrei forse citare i prestigiosi premi letterari vinti dai miei libri, ma direi che uno dei momenti più gratificanti è stato quando ho ricevuto un primo feedback positivo da parte dei lettori riguardo al mio primo romanzo. Sentire che il mio lavoro aveva toccato qualcuno in modo significativo suscitando emozioni, è stata un’esperienza incredibilmente motivante. Inoltre, ogni volta che ho l’opportunità di incontrare i miei lettori, o di vederli partecipare estasiati ai miei incontri spettacolo, è un momento che mi riempie di gratitudine e gioia.”.

Ringraziamo lo scrittore Stefano Conti e gli auguriamo ancora successi per ciò che fa con grande passione.

stefano conti 5

 

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