Leggiamo ormai quotidianamente notizie che riguardano abusi e violenze sulle donne e molte di queste queste avvengono all’interno delle proprie mura domestiche.
Noi di ARTE’STV, siamo molto sensibili verso questo argomento, tanto che abbiamo voluto intervistare una nota psicologa di Salerno, Luisa Cotena, per porle alcune domande sugli ingredienti fondamentali per avere e vivere un amore sano.
Dott.ssa Cotena, voglio andare direttamente al punto della questione. Le farò delle domande che i nostri lettori saranno sicuramente interessati alla sua opinione.
Può dirci quali sono le differenze tra gelosia e possessione, due dei piu grandi antagonisti di un rapporto sano?
“Essere possessivi significa usare l’altro come un oggetto di nostra proprietà. Essere gelosi significa temere di perdere la persona che amiamo, a causa di un reale interesse che la stessa, nutre nei confronti di qualcuno che non siamo noi”.
Nello specifico di quali delle due dobbiamo avere piu timore?
“Sicuramente la possessivita’ serve a colmare un vuoto che sentiamo dentro di noi e al quale non siamo in grado di dare un significato, serve a colmare la solitudine, l’insicurezza, serve a dare significato alla nostra stessa esistenza; serve a darci potere, un potere effimero, ma che riempie il nostro ego e la nostra vita. La possessivita’ si riconosce per gli aspetti di gelosia morbosa e ingiustificata, di intrusione, di soffocamento, di isolamento, di controllo, che il partner possessivo crea nei riguardi della “persona amata”. L’amore e’ un altra cosa…e’ fiducia, comprensione, rispetto della diversità di pensiero e di scelte, complicità, vicinanza, condivisione”.
Si può lavorare su questo desiderio di possessività?
“Migliorarsi si puo’! Se decidiamo di metterci in discussione, se decidiamo di crescere, di confrontarci, se decidiamo di chiedere aiuto ad un professionista, se da soli ci rendiamo conto di non riuscire a trovare soluzioni sane, se non riusciamo a costruire relazioni sane, perché un rapporto possessivo e’ un rapporto tossico, non sano. Un rapporto da cui il partner, dopo aver provato ad aiutarci, cerca di fuggire per salvare se stesso/a”.
Come possiamo limitare questi abusi?
“Soltanto la consapevolezza di dover crescere come società, puo’ aiutare a prevenire la violenza,non soltanto sulle donne, anche sugli uomini, perché a subire la violenza, non sono soltanto le donne, ma anche gli uomini. Di quella non si parla mai, ma esiste da sempre, come quella sulle donne, e a praticarla sono state generazioni di madri soffocanti e possessive, abusanti e moleste, nei confronti dei propri figli e della loro liberta’ di pensiero”.
L’ingrediente segreto di una relazione sana?
“La liberta’. E’ questo il vero mostro che da sempre combattiamo, perché la liberta’ rompe gli schemi, soprattutto quelli legati alla cultura e alla morale di generazioni di persone che “educando” hanno riempito di bigottismo e falsa morale le generazioni successive, troppo indottrinate per confutare le nozioni ricevute. L’amore e’ un lusso per pochi, perché la liberta’ appartiene a chi cerca di conoscere se stesso nella sua essenza, e non vuol credere a chi gli impone la propria “verità”. Quindi vi esorto a lasciare libere le vostre partner… Libere di fare, di esprimersi, di essere provocanti, di essere se stesse”.
Come possiamo rieducarci all’amore?
“Sicuramente con il rispetto e con il dialogo. Da questa prospettiva di studio, nasce il progetto di creare una piattaforma dedicata alla terapia di gruppo on line, per crescere insieme, per educarsi all’ affettività, per imparare a confrontarsi, per imparare a raccontarsi senza maschera, ad incontrarsi nell’anima, prima che in piazza. L’ascolto_com, Terapia di Gruppo online, e’ la pagina Instagram sulla quale chi e’ interessato può seguirmi e stabilire un primo contatto con il mio studio”.
