giovedì, Maggio 16, 2024
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Due musicisti Rom sul palcoscenico del Teatro della Scala

Per la prima volta in Italia si e’ tenuto la scorsa settimana  un evento unico, Gennaro Spinelli con il fratello  Santino, tra i più noti violinisti rom a livello internazionale hanno suonato alla Scala.

Al Teatro alla Scala il 10 aprile, in occasione della celebrazione della ricorrenza annuale della Giornata internazionale dei Rom e Sinti, sul palco i due artisti si sono esibiti  con l’Orchestra Rossini di Pesaro.

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Un evento che ha avuto luogo nel Ridotto dei palchi Toscanini e che gli organizzatori definiscono “storico e straordinario”.

Un concerto di musica rom con brani di ispirazione classica accanto a composizioni originali, con i musicisti della sezione Anpi del Teatro alla Scala e dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini di Pesaro che hanno accompagnato il violinista Gennaro Spinelli e il padre Santino Spinelli, in arte Alexian, compositore e virtuoso della fisarmonica.

“La musica parla a tutti ed è il linguaggio più immediato per l’integrazione e lo scambio culturale” ha dichiarato Gennaro Spinelli, tra i più noti violinisti rom a livello internazionale, ambasciatore dell’International Romanì Union per l’arte e la cultura romanì nel mondo e presidente dell’Unione della Comunità Romanés in Italia (UCRI).

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 “Un concerto di importanza etnomusicologica senza pari” lo definisce Marco Bartolini, primo violino della Rossini che con Santino Spinelli ha creato il genere “etnosinfonico, in cui la musica sinfonica è inserita all’interno di quella romani'”.

“La musica rom è stata abilmente sfruttata dai grandi compositori europei, che vi hanno attinto dal punto di vista ritmico e melodico e per la prima volta si e’ utilizzata un ensemble classico per suonare musica rom”.

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Per la Giornata internazionale dei Rom e Sinti l’appuntamento fa parte delle iniziative allestite in Italia per la Giornata internazionale dei Rom e Sinti, che ricorre l’8 aprile, in collaborazione con l’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che quest’anno lancia la prima “Settimana della cultura rom e sinta”. Sul palco milanese con loro anche Francesco Lattuada, alla viola in un quintetto di archi. Presidente della sezione Anpi del Teatro La Scala, Lattuada ha ricordato in conferenza stampa le forti influenze della musica romanì, una volta impropriamente detta gitana o tzigana, sulla cosiddetta musica colta, “nella lirica basti pensare al Trovatore o alla Carmen”.

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Nel  programma sono state previste anche danze ungheresi di Brahms e brani tradizionali come “Gelem Gelem’. Con l’occasione e’ stato presentato il progetto che ispira il nuovo album “Romanó Basadioé”, la magia della musica rom dell’Alexian Group guidato da Santino Spinelli.

 

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