sabato, Maggio 4, 2024
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Turismo responsabile, pochi passi per l’uomo, un grande passo per la terra

Il 22 aprile  il Pianeta Terra è sotto i riflettori

Questa giornata, nata nel  22 aprile 1970 grazie all’attivista ambientale e senatore statunitense Gaylord Nelson, è un’opportunità per ognuno di noi di riflettere sul nostro impatto sull’ambiente e di adottare misure per ridurre la nostra impronta ecologica.

Come terrestri, abbiamo la responsabilità di preservare il nostro pianeta, ma il nostro stile di vita moderno e l’aumento dei consumi hanno un impatto sul nostro ambiente, compresi i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.
Il turismo è una delle industrie più grandi del mondo e contribuisce in particolare al 9% del PIL globale.
Come puoi immaginare, tutto questo volume di persone in movimento ha un impatto molto positivo sull’economia globale, ma allo stesso tempo un impatto molto negativo sul pianeta.
Se il maggiore impatto negativo del turismo si manifesta nella popolazione locale e nell’ecosistema naturale, perché non iniziare a cambiarlo?
Inizia a costruire i tuoi viaggi consapevolmente.

Il turismo sostenibile, conosciuto anche come turismo responsabile o turismo verde, è un modo di viaggiare che tiene conto dell’equilibrio tra sviluppo economico, conservazione dell’ambiente e promozione della cultura e del benessere delle comunità locali.

L’obiettivo principale del turismo sostenibile è ridurre al minimo l’impatto negativo sulle destinazioni turistiche e garantire che anche le generazioni future possano goderne.
Non pensare a dove vuoi andare, prendere un volo e prenotare un hotel.
Pensa alle comunità del Paese in cui andrai, pensa alle possibili tipologie di alloggi tra cui scegliere e seleziona quelle sostenibili e rispettose della natura, oppure quelle gestite interamente dalla comunità.
Dare priorità alle attività o ai percorsi organizzati dalla gente del posto e cerca anche come puoi contribuire con la tua esperienza. 

Non rinunciare ad esperienze incredibili.

Trova esperienze incredibili che siano anche autentiche. 
E torna a casa sapendo che ciò che hai vissuto ha contribuito a te e anche alla comunità con cui sei stato. 
Il turismo sostenibile è questo.
È prendersi cura degli ecosistemi che visitiamo, intendendo l’ecosistema come un insieme di risorse interconnesse, necessarie per mantenere nel tempo le condizioni di vita, in tutte le sue forme.

In ogni ecosistema, oltre ad avere flora, fauna, acqua, foreste, valli o steppe come esempi di diversi habitat possibili, abbiamo gli esseri umani.

Le persone fanno parte degli ecosistemi in cui viviamo, non siamo entità estranee.
Quando parliamo di sostenibilità, quindi, non parliamo solo di ambiente, parliamo anche dell’aspetto socio-economico, culturale e politico.
Oggi c’è sempre più consapevolezza di come i viaggi di massa incidano sulle comunità locali e sempre più preoccupazione nel cercare destinazioni e viaggi un po’ diversi da quelli tipici.
Ecoturismo, viaggio responsabile, turismo sostenibile…

Tante espressioni emerse negli ultimi anni e che hanno preso un posto importante nel programmare un viaggio.

Ma è possibile viaggiare in modo sostenibile, proteggendo la fauna selvatica con cui interagiamo, le comunità locali che conosciamo, le attrazioni turistiche che visitiamo e il pianeta che tutti condividiamo?
Esistono tanti modi per viaggiare in modo più ecologico e responsabile!
Il primo passo è scegliere mezzi di trasporto più sostenibili, come il treno o l’autobus, piuttosto che l’aereo.
Quando esplori una destinazione, opta per modalità di viaggio ecologiche come camminare, andare in bicicletta o usare i trasporti pubblici.
A volte potremmo trovare  luoghi particolarmente fragili a rischio di siccità, incendi , specie protette.
Tieniamolo a mente, soprattutto quando viaggiamo in una regione che non conosciamo.
Un piccolissimo incendio in una pineta può provocare un disastro che distruggerebbe un ecosistema che ha impiegato decenni per riprendersi.
La saturazione di una destinazione di vacanza ha solitamente conseguenze molto negative per la popolazione locale.
Potremmo evitare di aumentare la folla che si verifica ogni estate nei luoghi tipici, e questo aiuterebbe già a ridurre l’impatto del turismo. 
Inoltre, scegliere luoghi più nascosti e appartati ha i suoi vantaggi.

Chi non sogna una spiaggia deserta o un cielo notturno pieno di stelle?
I pacchetti turistici sono comodi e pratici, ma a volte rimangono alla superficie di quello che può essere un viaggio. 
Molti di loro dipendono troppo dal trasporto su strada e programmi eccessivamente rigidi non lasciano spazio per apprendere i dettagli nascosti dei luoghi in cui viaggiamo. 
Scegliere alloggi più piccoli in luoghi meno frequentati aiuta di certo a sostenere le comunità locali.
Privilegiamo strutture a misura d’uomo e integrate nel loro ambiente, vivendo un soggiorno in armonia con la natura.
Le possibilità sono molteplici, alloggi nella natura come campeggi, mini-case, chalet, yurte, eco-lodge integrati nel loro ambiente naturale, eco-safari per avvicinarsi alla fauna selvatica rispettando l’ambiente.
Questi luoghi spesso hanno basse emissioni di carbonio e sono costruito con materiali sostenibili.
È un ottimo modo per uscire dalla bolla turistica e conoscere veramente come vivono le persone, cosa mangiano e come è la loro vita quotidiana.

Il turismo sostenibile non solo apporta benefici all’ambiente e alle comunità locali, ma offre anche ai turisti un’esperienza più autentica e arricchente, consentendo loro di conoscere e rispettare la cultura e la natura della destinazione che visitano.

Incoraggiamo la scoperta e l’incontro con, ad esempio, viaggi tra la gente del posto per condividere lo stile di vita delle popolazioni e immergersi nella cultura locale.

Il viaggio sarà ancora più unico! 

 

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