lunedì, Maggio 20, 2024
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All’ospedale di Mercato San Severino (SA) inaugurata una nuova apparecchiatura Tac per diagnosi migliori

foto articolo noia 6

Inaugurata, in data 8 maggio, la nuova apparecchiatura Tc (o Tac, tomografia computerizzata) – presso l’ospedale “Amico-Gaetano Fucito”, di Mercato San Severino. Si tratta di una macchina precisa e innovativa, a disposizione di più unità operative. Come riportato, anche, da importanti testate giornalistiche del territorio: “La Tc è di ultima generazione, dotata di intelligenza artificiale. Ha la capacità di elaborare immagini di altissima qualità diagnostica”.

Per di più, emette l’80% di radiazioni in meno – assicurano i vertici professionali presenti all’incontro – tenutosi all’esterno dell’unità di Radiologia, per poi spostarsi all’interno del padiglione.

Dove don Raffaele De Cristofaro, cappellano ospedaliero, ha benedetto la strumentazione. E dove è stato approntato un ricco buffet. Hanno partecipato molti dipendenti del nosocomio sanseverinese, nonché autorità civili e – ovviamente – i dirigenti dell’azienda ospedaliera universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Afferenti (particolarmente) ai vari dipartimenti coinvolti nella diagnostica per immagini.

Tra questi, oltre al direttore generale Vincenzo D’Amato, annoveriamo: il direttore di dipartimento di Radiologia Renato Saponiero; il dottor Luigi Memoli, direttore medico del presidio e responsabile del dipartimento di Igiene e Medicina preventiva; Walter Longanella – specializzato in Igiene e Medicina preventiva, nonché capo dipartimento del reparto di Cardiologia del “Ruggi” (altrimenti detto: “S.Leonardo”).

Questo, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il primario Coscioni. Sul posto – quindi – i maggiori rappresentanti dei diversi presidi che fanno riferimento all’azienda universitaria: Cava de’ Tirreni; Mercato San Severino; Ravello; Salerno (Da Procida) e il San Leonardo. Ed ecco, attesissimo dai cronisti, il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Che, nel suo intervento, non ha lesinato stoccate all’attuale compagine di governo. Parlando anche dell’affaire Coscioni. E di altre tematiche, politiche e/o sanitarie.

Il governatore ha visitato il reparto di Radiologia, ammirando la nuova Tc. E scherzando con il cappellano, nel voler essere anch’egli “oggetto” di benedizione – come l’apparecchiatura. In seguito, De Luca ha effettuato una visita a tutto il nosocomio.

Accompagnato dal sindaco di Mercato San Severino, Antonio Somma, e dal primo cittadino di Baronissi – Gianfranco Valiante. Pure essi tra le autorità, per l’occasione.

foto articolo noia 2

Tra il personale – medico e paramedico (compresi alcuni Oss) – che ha assistito all’inaugurazione, citiamo il responsabile del Pronto Soccorso, dottor Antonio Basile e il sindacalista Gerardo Liguori. Con una folta rappresentanza dei dipendenti.

La macchina in questione, che va a consolidare la dotazione strumentale a disposizione degli utenti, è una Canon Prime Sp Aquilion. Grazie a degli appositi algoritmi e all’intelligenza artificiale, l’apparecchio è in grado di elaborare immagini di altissima qualità.

A supportare le unità di Oncologia, Angiologia; Urologia; Pneumologia. Per una cura migliore, anzi per poter intervenire in tempo (così da effettuare la prevenzione) in caso di patologie importanti.

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Soddisfatti gli organi del “Fucito”, come hanno espresso nelle interviste erogate ai cronisti. In effetti, il “Gaetano Fucito” gode (ancora) di tante eccellenze – sia dal punto di vista delle tecnologie avanzate, utilizzate dai medici e chirurghi, che sul versante delle risorse umane: medici e personale sanitario di alto livello, preparati e competenti. Sebbene – nel tempo – molti reparti di qualità siano stati “mortificati” da alcune politiche non eccessivamente accorte. Pochi giorni prima dell’8 maggio, il presidio sanseverinese è stato “interessato” da un’ulteriore inaugurazione: quella del laboratorio di patologia molecolare e genomica medica. Un ulteriore “centro all’avanguardia”, all’interno del “Fucito”. Rivolto alla diagnosi precoce di malattie genetiche (o eredo-familiari) quali: il cancro al seno, all’ovaio e al colon-retto.

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La struttura unisce ricerca e pratica clinica, pertanto accomuna specializzandi e specializzati. È diretta dal professore Alessandro Weisz. Il team, l’equipe, che orbita attorno a questa recentissima realtà è formato da molti giovani. Tra cui la dottoressa Teresa Rocco. “Ci occupiamo di genomica medica – dichiara – ossia di screening e prevenzione. Di patologie varie, particolarmente oncologiche. Siamo al servizio di tutta l’azienda ospedaliera”.

I dipendenti dell’ospedale, occorre dire, sono legati a questo “fiore all’occhiello” della sanità campana e/o nazionale. Seppur vituperato da scelte, come detto, non proprio lineari o coerenti. Molte le iniziative organizzate, durante gli anni, dalle sigle sindacali e dalle Rsu operanti a San Severino.

Tutti i lavoratori del “Fucito” si impegnano a servire l’utenza, già numerosa senza contare i probabili “pazienti” – che gravitano attorno al campus universitario della vicina Fisciano – con precisione e puntualità. Cercando di limitare le pur tante criticità.

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