La sede napoletana delle Gallerie d’Italia, polo museale del gruppo bancario Intesa-SanPaolo, nella seconda metà di dicembre, ha fatto rivivere un salotto musicale dell’ottocento ospitando il Duo Colbran, composto dalle artiste Alba Brundo (arpa) e Giulia Lepore (soprano).
Il Duo Colbran è nato a Napoli, con l’obiettivo di rivisitare un vasto repertorio di brani cameristici, di musica sacra, arie d’ opera e canzoni popolari di autori antichi e contemporanei.
Il programma ha proposto ariette da camera di Marino Giuliani: “Par che di giubilo”, “Alle mie tante lagrime”, “Ombre amene”; di Vincenzo Bellini “Vaga luna che inargenti”, “Malinconia ninfa gentile”; di Nicolò Isouard “Sei canzoncine o Piccole arie italiane” (fatto riemergere per l’occasione da antiche fonti manoscritte e a stampa e proposto per la prima volta in esecuzione moderna); di Giovanni Caramiello “Piccolo divertimento sulla Palummella” (arpa sola); di Isabella Colbran “Ad onta del fato”, “Quel ruscelletto”, “Mi lagnerò tacendo”; di Nicola Zingarelli “Santa pace, dalla cantata Saffo”, di Gioacchino Rossini “La Promessa”; di Gaetano Donizetti “Me voglio fa’ na casa”.
Il concerto faceva parte del ciclo Frequenze Inaudite della Fondazione Pietà de’ Turchini, ed era sotto la direzione artistica di Mariafederica Castaldo e Paologiovanni Maione.
Ha partecipato un pubblico non numeroso, ma attento e competente, rapito dalle melodie, che ha riservato alle interpreti scroscianti applausi e ripetute chiamate in scena.
Potenza della musica, che arriva dritto al cuore.