LA PROCURA: COSCIONI FUORI DA AGENAS
Garza in corpo dopo intervento al cuore: 5 medici interdetti dalla professione a Salerno.
Paziente morto e Coscioni sospeso, Polichetti lo difende: “Stop alla macchina del fango”.
Si definisce “basito” il Direttore Generale, Vincenzo D’Amato, in merito alla sospensione del dottor Enrico Coscioni: “Resto alquanto basito dell’emanazione di questo forte provvedimento che scaturisce da un quadro indiziario giudicato dal GIP ‘grave’, e che coinvolge il dottore Enrico Coscioni, Direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, e ben altri 4 medici di questa Azienda.
Mi auguro che i cinque sanitari indagati, siano ascoltati al più presto, e riescano a chiarire la propria posizione, fornendo ulteriori elementi utili alle indagini e che l’intera vicenda, al momento ancora in fase istruttoria, possa essere definita al più presto.
È altresì evidente che il dispositivo non può non ripercuotersi sulle attività di cardiochirurgia per le quali il Ruggi è a tutt’oggi, struttura di rilievo nazionale, alla quale gli assistiti, provenienti non solo dall’ambito provinciale, continuano a rivolgersi con fiducia”, ha sottolineato D’Amato.
L’appello del professore Mario Polichetti, coordinatore provinciale del comparto materno-infantile della Uil Fpl Salerno.
Il professore Enrico Coscioni è una figura di riferimento per la sanità salernitana, e ci auguriamo che possa tornare presto a svolgere il suo ruolo di primario nel dipartimento di Cardiochirurgia. Riconosciamo il suo impegno e la sua competenza che hanno contribuito in modo significativo al miglioramento della qualità delle cure nella nostra provincia.
Gip del Tribunale di Salerno ha confermato l’interdizione dalla professione medica per 12 mesi per il dottore Enrico Coscioni (direttore del dipartimento di Cardiochirugia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona).
Lo stesso vale per i cardiochirurghi Gerardo Del Negro (nove mesi) e Francesco Pirozzi (sei mesi), e l’anestesista Pietro Toigo (nove mesi). Revocata la misura invece per il chirurgo vascolare Aniello Puca.